mappe_mentaUn primo passo verso la traduzione “biologica” delle idee è possibile con il metodo delle mappe mentali, ideato negli anni ’70 dal cognitivista inglese Tony Buzan, che permette di rappresentare graficamente il pensiero con parole e immagini seguendo una strutturale radiale in analogia a quella neuronale. La mappa mentale consente di sfruttare la capacità naturale della mente umana di associare idee e pensieri in maniera non lineare e di utilizzare al meglio le potenzialità latenti dell’emisfero destro del cervello, cioè quello che elabora le informazioni in modo globale, creativo, intuitivo ed emotivo, facendolo lavorare in sinergia con l’emisfero sinistro che invece è logico e razionale.
li_blog: mappe mentali e neuroeconomia
mercoledì 8 settembre 2010
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