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giovedì 27 ottobre 2011

Tecnologia: Italiani inventano prima 'lingua artificiale' - Alimentazione - Salute e Benessere - ANSA.it

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Tecnologia: Italiani inventano prima 'lingua artificiale'
Per 'assaggiare' i cibi e individuarne gli ingredienti segreti
27 ottobre, 15:13
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(ANSA) - ROMA, 27 OTT - Inventata in Italia una 'lingua artificiale' che aiutera' a testare i cibi e quindi a carpire i segreti per intensificare i sapori. La 'lingua', presentata sul Journal of Agricultural and Food Chemistry, e' uno strumento che fa lo screening di tutte le sostanze contenute per esempio un cibo. Finora - spiegano Antonio Randazzo, Ettore Novellino, Roberta Trotta e altri ricercatori del Dipartimento di Chimica delle Sostanze Naturali, Universita' degli Studi di Napoli Federico II - e' stata testata su 18 diversi barattoli di pomodoro acquistati in differenti negozi.

Gli assaggiatori in carne e ossa, anche quando sono navigati professionisti, devono fare i conti con un 'vizio' intrinseco della mente umana, sono cioe' condizionabili durante l'assaggio dal loro stato emotivo del momento. ''Una 'lingua artificiale' che 'senta i gusti' come li sentiamo noi ma che non abbia emozioni e' quanto di meglio si puo' immaginare per dare la massima oggettivita' alla descrizione del gusto di un cibo''.

Gli esperti italiani hanno pensato di utilizzare una spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare (NMR), perche' permette non solo di discernere le diverse componenti di un prodotto alimentare, ma anche di scovare qual e' l'ingrediente responsabile del gusto di un determinato prodotto alimentare.

''In pratica questo strumento ci da' il profilo chimico del cibo - spiega Randazzo all'ANSA - e questi dati vengono poi incrociati con le caratteristiche sensoriali note del cibo stesso. E cio' permette di associare un certo componente chimico del cibo a un certo descrittore sensoriale''.

Secondo i ricercatori questo strumento, rapido, sensibile e relativamente poco costoso, ha buone potenzialita' e potrebbe interessare le aziende alimentari. E potrebbe anche servire a scovare le frodi alimentari, individuando 'ingredienti segreti', piu' o meno leciti, aggiunti per intensificare o dare un certo sapore a un cibo.(ANSA).

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