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Recluso nel carcere romano da oltre cinque anni, e con un residuo di pena da scontare di un anno, il detenuto, negli ultimi tre anni aveva sostenuto, con successo, venti esami universitari ed aveva preparato con cura la propria tesi: un'analisi dei disegni e degli scritti realizzati, all'interno dei campi di sterminio nazisti, dalle vittime della Shoah.
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