Un’ipotesi che viene ulteriormente ribadita dal filosofo tedesco contemporaneo Peter Sloterdijk: “Noi non dobbiamo essere titubanti nel pensare oltre i confini dell’attività accademica. La crisi complessiva dei nostri giorni dovrebbe spingere la filosofia che si è rinchiusa nel grembo delle università ad abbandonare il suo nascondiglio. Dobbiamo tornare nelle piazze e nelle strade, dobbiamo ricomparire sulle pages littéraires e sugli schermi, nelle scuole e nei festival popolari per restituire al nostro mestiere, il più gaio e il più malinconico del mondo, l’importanza che gli è dovuta anche nella vita non accademica”.
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