Uscire con una zappa in mano da un palazzo in piena città e andare a coltivare, a un centinaio di metri, un piccolo orto. E che città, visto che il progetto Giardino degli Orti Urbani riguarda Roma, la metropoli più caotica d’Italia. Oasi verdi che, nonostante tutto, resistono stritolate dal cemento e dall’asfalto di una Capitale in perenne crescita. Stalli da 40 metri quadri dove sbizzarrirsi e coltivare frutta e ortaggi a proprio piacimento. Unica regola: tutto deve essere bio. Quindi, niente prodotti chimici, solo semi, zappa e sudore. Succede al parco Alessandrino, nei quartieri del VII municipio, Tor Tre Teste, Alessandrino e Quarticciolo.
“ Trentatrè stalli, ognuno grande abbastanza da garantire una quantità sufficiente di ortaggi per una famiglia di quattro persone”, ha spiegato Salvatore Stingo, presidente della cooperativa agricoltura Capodarco, vero motore di questo progetto, durante la presentazione (giovedì 28 giugno) al parco Alessandrino. Trentatre orti urbani che saranno assegnati ad altrettante persone in base a un questionario online disponibile sul sito del VII municipio.
Trasparenza, semplicità e bando aperto a chiunque. Un punteggio massimo per il conferimento dell’orto di 19 punti. Verranno considerati positivamente la residenza nell’area del VII municipio, l’essere pensionato, disoccupato, lavoratore precario e l’avere più figli a carico. Il documento dovrà essere consegnato entro il 15 luglio. A fine estate verrà stilata la classifica dei trenta fortunati.
Sì, proprio trenta. Perché 3 orti sono stati già affidati agli 8 ragazzi dell’ associazione Coraggio società agricola che li utilizzeranno a scopi didattici. Insegneranno a grandi e piccini il valore della terra, i trucchi del mestiere, a coltivare e fare crescere i prodotti nel rispetto dell’ambiente. Ma non solo, perché come sottolinea Giacomo Lepri di Coraggio società agricola, loro avranno anche il compito di monitorare la gestione degli orti: “ Daremo consigli su cosa piantare o meno, ci impegneremo perché si crei un clima di armonia tra tutti gli ortisti”.
Tre anni di assegnazione a ciascun ortista e 10 euro al mese, a carico di ciascun affidatario, che serviranno a coprire i costi di acqua ed energia elettrica. Costi irrisori che non spaventano nessuno. Ieri, alla presentazione di Giardino degli Orti Urbani, c’era già la fila per la domanda di assegnazione. Il progetto sembra esser nato bene. Per il risultato, anzi per i primi frutti o ortaggi bisognerà, invece, aspettare questo autunno.
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