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giovedì 18 ottobre 2012

La Stampa - Smau: verso una tecnologia sostenibile e sempre meno invasiva

La tecnologia salverà le città dal caos previsto con 9 miliardi di abitanti? Forse non da sola, ma può fare la sua parte. Allo Smau, il salone dell'innovazione che si è aperto ieri a Milano, sono diversi i casi di app, software, sensori e altri strumenti digitali che cercano di rendere le città più sostenibili e vivibili. E non è un caso che quest'anno un'intera area sia dedicata proprio alle tecnologie per le smart city. Che, grazie a reti digitali in grado di rilevare le condizioni dell'ambiente urbano e i bisogni dei cittadini, funzioneranno sempre più come dei corpi umani. Integrati ed efficienti. E in grado di “comunicare”. 

 

Minteos è un'azienda torinese specializzata in monitoraggio ambientale: “A Bergamo e ad Atene - spiega il project manager Vincenzo Nasso - abbiamo installato un sistema di monitoraggio tramite sensori wireless dei livelli fognari. In questo modo, da remoto, l'amministrazione può monitorare le condizioni di ogni tombino e intervenire subito se un canale si ottura o se uno scarico è utilizzato scorrettamente da un cittadino o da un'azienda”. E partirà a breve a Torino una sperimentazione di lampioni intelligenti gestibili a distanza, realizzati da Siemens e Osram in collaborazione con Minteos: “Grazie ai sensori, possono essere accesi o spenti, si può diminuire la luminosità e essere avvisati quando ci sono guasti”. 

 

In anni di vacche magre come questi - l'operazione "Cieli bui" ne è l'apice - le Ict possono anche essere un utile strumento per rendere più intelligenti le infrastrutture esistenti, ottimizzandone l'utilizzo. L'azienda triestina Lift, per esempio, ha elaborato un simulatore digitale, chiamato Treno, che permette di ottimizzare l'utilizzo delle infrastrutture ferroviarie. “Lavoriamo con città e interi Paesi che vogliono implementare il loro trasporto su ferro. A partire dai flussi di domanda, attraverso i nostri strumenti informatici, andiamo a vedere se le infrastrutture sono adeguate e come modificare gli orari per far sì che il servizio sia di migliore qualità. A Milano, per esempio, abbiamo realizzato un progetto per preparare la rete dei trasporti in vista dell'Expo 2015”, racconta il direttore scientifico di Lift Giovanni Longo. E sempre nell'ottica di risparmiare tempo e denaro, Kkt, spin off dell'Università di Firenze, propone invece una suite integrata che permette di ottimizzare l'utilizzo di mezzi per il trasporto merci: “E' uno strumento adatto alla gestione del traffico nei centri città, o alla pianificazione delle consegne in partenza, per esempio, dagli interporti. Attraverso Logistics Box, un'azienda nostra cliente è riuscita a ridurre da 20 a 17 i giorni necessari per le consegne”, spiega l'AD Alessandro Lori.  

 

Ma se le pubbliche amministrazioni e le aziende svolgono un ruolo fondamentale nella costruzione delle città intelligenti, saranno i cittadini, come ricorda l'amministratore delegato italiano del colosso dell'informatica Cisco SystemsDavid Bevilacqua, i veri attori di questa rivoluzione urbana: “La città digitale è una rete di persone, non di dispositivi, in cui la tecnologia – per quanto pervasiva e complessa – deve essere una piattaforma operativa invisibile per permetta di creare nuove opportunità nel modo più semplice ed efficace, e di migliorare nel concreto la qualità della vita”. 

 

In questa direzione vanno i diversi progetti in ambito smart city messi in campo da Vodafone, tra cui quello per la gestione dei mezzi di soccorso, realizzato in partnership con l'azienda trevigiana Targa Infomobility: “Tamite una black box installata a bordo, è possibile geolocalizzare le ambulanze e, quando arriva una richiesta di soccorso, individuare subito il mezzo più vicino al luogo da dove arriva la chiamata. Inoltre, nel tragitto verso l'ospedale, i soccorritori, tramite smartphone, possono già dare informazioni sul malato, in modo che all'arrivo medici e infermieri siano preparati e possano intervenire al meglio”, spiega Alessandro Magnino, Head of Mobile Apps di Vodafone. 

 

Migliorare la qualità della vita dei cittadini, riducendo l'impatto ambientale dei loro comportamenti, è l'obiettivo delle soluzioni messe a punto dalla start up torinese E-virdis, che allo Smau presenta ProAcqua City, una fontana intelligente alimentata ad energia solare e collegata direttamente all'acquedotto, in grado di erogare acqua filtrata attraverso l'uso di moderne tecnologie. “ProAcqua City – spiega la fondatrice e AD Giovanna Lisa – è pensata per essere collocata in spazi aperti, ma anche, nella sua versione indoor, in grandi aziende. È dotata di uno schermo su cui si possono fornire agli utenti informazioni personalizzabili ed è controllabile a distanza: fornisce report sull’erogazione e la manutenzione consultabili via web ed ha un sistema di videosorveglianza on line”. E per rendere più smart i cittadini c'è anche chi, come la fiorentina Valentina Ristori, ha messo su una società che aiuta famiglie e imprese a diventare più sostenibili, risparmiando soldi e risorse: “Con Gecolution diamo un servizio chiavi in mano, occupandoci di vari aspetti, dal risparmio energetico alla mobilità elettrica. Il prossimo passo sarà portare questa comunità, che sta nascendo anche on line, su un social network ad hoc”. La tecnologia dunque è fatta, ma ora, parafrasando D'Azeglio, bisogna fare gli smart citizens.  

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