Lo strumento con cui Curiosity sta analizzando la roccia si chiama ChemCam (dall’inglese Chemical and Camera), una speciale telecamera capace di mirare il bersaglio e consentire la raccolta dati sulla composizione chimica delle rocce, una parte delle quali deve essere prima ridotta in una fase incandescente attraverso raffiche di impulsi laser. I vapori emessi da questa fase incandescente possono poi essere rilevati e studiati dal rover. E quindi inizieremo a capire che elementi formano la crosta del Pianeta, e se c’è quello che può indicare la presenza, presente o passata, di vita, cioè il carbonio.
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