Un documento importante, quello presentato a Bruxelles ( qui l’originale in inglese) stamattina, perché fa il punto sull’ ultimo decennio. E le cose non vanno davvero bene: due lustri segnati, per l’Italia, da pochissime luci e troppe ombre. Sforiamo i limiti non solo per il particolato (vale a dire l’insieme delle sostanze sospese in aria come fibre, particelle carboniose, silice, metalli, inquinanti liquidi o solidi di vario genere) ma anche, nel dettaglio, per monossido di carbonio, l’ ozono, il nickel e il benzene. Insomma, è il sistema che non funziona e le domeniche a piedi lasciano il tempo che trovano. Per esempio, nel 2010, in compagnia di mezza Europa dell’Est, abbiamo “ superato più spesso” il valore limite annuale previsto per le Pm10 (in vigore dal 2005). E anche le “ concentrazioni di polveri sottili, le Pm 2,5, sono state più alte del valore-obiettivo annuale da raggiungere entro quell’anno”.
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