L'amore di Primo Levi per la chimica nasce durante l'adolescenza e lo spinge a scegliere questo corso di laurea al momento di iscriversi, nel 1937, all' Università di Torino, come racconta nel capitolo Ferro del suo libro Il sistema periodico: “[...] la nobiltà dell'uomo, acquisita in cento secoli di prove ed errori, era consistita nel farsi signore della materia... mi ero iscritto a Chimica perché a questa nobiltà mi volevo mantenere fedele... vincere la materia è comprenderla, e comprendere la materia è necessario per comprendere noi stessi, e che quindi il sistema Periodico di Mendeleev, che proprio in quelle settimane imparavamo laboriosamente a dipanare, era una poesia, più alta e più solenne di tutte le poesie digerite in liceo”.
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