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LinkedIn arriva in Italia
Siamo il paese con il tasso di crescita più sostenuto, dopo la Turchia, così il social network professionale ha aperto una sede a Milano
29 novembre 2011 di Martina Pennisi
Dopo Amazon, è la volta di LinkedIn. Il social network professionale ha tenuto a battesimo oggi l'apertura della prima sede italiana, situata vicino alla Stazione Centrale di Milano presso la BlendTower. A fare gli onori di casa Marcello Albergoni, manager appena reclutato - sembra proprio attraverso LinkedIn - dal gruppo di Palo Alto. In sede, per ora, dieci persone votate principalmente alla causa commerciale. Come avveniva già sfruttando la base di Dublino (200 dipendenti), utenti e aziende potranno chiedere supporto ai nuovi operatori tricolori e la presenza degli stessi permetterà alla società di ingolosire un numero sempre cresce di realtà.
Il Belpaese si va ad aggiungere alle sedi di Parigi, Stoccolma, Londra, Monaco, Amsterdam e la già citata Dublino in virtù del sostenuto tasso di crescita degli iscritti nell'ultimo anno: su LinkedIn siamo oggi 2 milioni circa e l'anno scorso eravamo più o meno la metà, +107%. L'11%, e la propensione al mobile non è una novità, accede al social network tramite telefono cellulare. "Il tasso di crescita è inferiore solo a quello della Turchia", spiega il responsabile dell'area Emea del gruppo Ariel Eckstein, aggiungendo che l'intenzione è quella di " stringere nuove partnership". Il contributo al fatturato delle aziende che si affidano a LinkedIn per cercare e assumere dipendenti è in tutto il mondo pari al 30% (50% pubblicità e 20% utenti Premium). A fronte di 5mila clienti in tutto il mondo, la Penisola risponde con una quarantina di realtà e, come conferma a Wired.it Albergoni, " un approccio commerciale localizzato può aiutare anche le piccole e medie imprese nostrane a conoscere e sfruttare la soluzione". Le aziende italiane presenti fanno principalmente capo alle aree di information technology, telecomunicazioni, marketing e pubblicità. La crisi economica fa gioco alla causa: secondo una ricerca realizzata da Ipsos per l'occasione, il 52% degli utenti italiani di LinkedIn è pronto a fare la valigia, direzione Europa e Stati Uniti, per fare carriera e, nonostante l'aria pesante che si respira, gli internauti nostrani rimangono ambiziosi e motivati. Il 67% delle aziende, inoltre, non sembra intenzionato a mettere mano al numero di dipendenti da qui al 2012 se non per aumentarlo, quantomeno è ciò che emerge dal sondaggio di Ipsos.
Con i suoi 135 milioni di utenti in tutto il mondo, LinkedIn ha rastrellato 139 milioni di dollari nel terzo trimestre del 2011. Il dato è in crescita del 126% rispetto al 2010 e porterà in alto i calici degli investitori, essendo il social network sbarcato a Wall Street a fine maggio. Oltre alla sede meneghina, oggi è stato tolto il velo a quella brasiliana.
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