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Simon Reynolds: Ci piacciono molte cose ma non amiamo più nulla
Video-incontro con il critico musicale più famoso del mondo e autore del recente Retromania
28 novembre 2011 di Andrea Girolami & DUDE
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La strana anomalia della musica in Rete: crolla il mercato dei dischi eppure non ce n’è mai stata così tanta in giro. Tutti suonano, producono e cantano qualcosa. Come è cambiato il nostro consumo nel corso degli anni? E i musicisti? Anche per loro le cose non sono più quelle di una volta.
Ne abbiamo parlato con Simon Reynolds, faccia da ragazzino ma vera e propria leggenda vivente del giornalismo musicale (e non solo) mondiale. Collabora regolarmente con il Village Voice, The Rolling Stone, New York Times, The Guardian e ha scritto una manciata di saggi incredibilmente influenti: da quell’Energy Flash (da noi tradotto con il terrificante Generazione ballo/sballo) divertente studio sociologico sulla musica tecno fino all’ultimo chiacchieratissimo Retromania pubblicato in Italia da ISBN.
Tra un disco e l’altro si è parlato un po’ di tutto: cosa accadrà ai nostri filmini delle vacanze da qui a 50 anni? Il vero motivo delle rivolte urbane in Inghilterra è forse più futile di quanto pensavamo? Simon è l’unico a poter avere una risposta…
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