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giovedì 24 novembre 2011

Un doodle per Stanislaw Lem - Wired.it

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Un doodle per Stanislaw Lem
Lo scrittore polacco ci ha regalato alcuni dei maggiori capolavori della fantascienza. Ed è stato il primo a immaginare un ebook. Google lo ricorda oggi con un doodle interattivo
23 novembre 2011 di Philip Di Salvo
23 Novembre 2011
Il doodle interattivo dedicato a Stanislav Lem




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(Nella gallery una selezione dei migliori doodle di Google)

60 anni esatti fa usciva la prima edizione de Il pianeta morto, uno dei titoli più noti della produzione di Stanislaw Lem, scrittore polacco considerato tra i padri della fantascienza europea e uno dei rappresentanti di quella fantascienza nobile, in grado di rivoluzionare i canoni del genere. Aprendo Google stamattina vi sarete accorti dello splendido doodle interattivo al posto del solito logo del motore di ricerca: sarete chiamati a interagire con lui, quindi abbandonate pure ogni velleità di ricerca, perché l'animazione vi sfiderà con diversi quiz aritmetici solo apparentemente semplici.

ll pianeta morto narra di contatti alieni con una società extraterrestre ormai estinta, viaggi interspaziali e strane navicelle da costruire. A questo immaginario è dedicato il doodle e alla fine del rebus, una volta vinta la sfida con il cyborg, forse troverete la chiave per viaggiare nello Spazio.

Stanislav Lem è universalmente noto per essere l'autre di Solaris, portato al cinema nel 1972 con il capolavoro di Andrej Tarkovskij e nel 2002 con una nuova versione girata da Steven Soderbergh. Lem arrivò alla scrittura trentenne, dopo aver intrapreso studi filosofici e medici, ambiti sempre presenti nella sua opera anche come autore. Il meglio della sua produzione letteraria, però, va ricercato nelle raccolte di racconti come Fiabe per robot, Cyberiade o Memorie di un viaggiatore spaziale, dove alla riflessione filosofica, l'autore combina una narrazione dai toni fiabeschi.

Nel 1977, Lem venne candidato al Nobel per la letteratura. Dal 1987 aveva abbandonato i libri ed è morto nel 2006. Non c'è romanzo di fantascienza che non abbia erditato qualcosa dalla sua capacità visionaria, spesso in grado di anticipare il nostro presente. Ad esempio, Lem aveva scritto di libri del futuro “ di una sola pagina tra le due copertine. Un semplice tocco bastava a passare a quella successiva”. Non vi ricorda qualcosa?

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