Cinque parchi scientifici da non perdere
Giocare con la meccanica quantistica, perdersi tra le costellazioni della Via Lattea, tornare indietro nel tempo e apprendere come si decodificavano i messaggi segreti dei nazisti, scoprire le novità della ricerca: nei cosiddetti parchi scientifici si può fare questo e molto altro. O perlomeno, nei parchi-museo aperti a tutti (talvolta si chiamano nello stesso modo anche quelli specificatamente dedicati all’impresa e agli addetti ai lavori, come il Kilometro Rosso di Bergamo).
Spesso la prima esca che attira i visitatori nei parchi scientifici è il design o il progetto architettonico che li contraddistingue, sorta di assaggio visivo dell'originalità e della sperimentazione che si trovano all'interno. In altri casi il tocco magico sta nella loro storia o nelle attività che propongono. In ogni caso, meritano una visita: ecco allora cinque tra i parchi scientifici più interessanti d’Europa
. Parc de la Villette (Parigi)
Sorge nella periferia nord-est della capitale francese ed è stato realizzato su quello che un tempo era il vecchio mattatoio cittadino. Il suo progettista è l’architetto svizzero Bernard Tschumi, che ha dato il giusto tocco di design al complesso. Il parco si sviluppa su 55 ettari, di cui 35 destinati al verde. Le principali attrazioni sono l’edificio della Citédes Scienceserdes Industries, dove visitare il planetario e la biblioteca multimediale; il Géode, la sala di proiezione semisferica; il Musée de la Musique, che custodisce un pianoforte di Chopin e una chitarra di Paganini.
Città della Scienza (Valencia)
Con i suoi 350mila metri quadrati, si tratta di uno dei più grandi complessi del genere. Progettata dall’architetto Santiago Calatrava, la Città è suddivisa in cinque grandi sezioni dedicate all’arte, alla scienza e alla natura. La più famosa e stupefacente è sicuramente il Parco Oceanografico, caratterizzato da una grande varietà di specie marine e da una struttura architettonica mozzafiato.
È uno dei poli di promozione scientifica più importanti d’Italia, situato a ovest ella città. Ha diverse aree perlopiù dedicate alla formazione e allo sviluppo del territorio, con un particolare occhio all’imprenditoria del Mezzogiorno, ma è comunque aperto alle visite, con spazi dedicati a eventi e congressi. Oltre a ospitare un planetario e un museo della scienza, lo Science Center, la Città offre una sezione speciale chiamata Officina dei Piccoli, dove le nuove generazioni possono conoscere il mondo della scienza in modo divertente.
A pochi chilometri da Londra si torna indietro nel tempo agli albori dell'informatica. Bletchley Park è la residenza in cui durante la Seconda Guerra Mondiale gli Alleati decodificavano i messaggi che i nazisti trasmettevano con la famosa macchina Enigma. Bletchley Park è anche considerato il luogo di nascita del moderno computer.
Deutsches Technikmuseum (Berlino)
La capitale tedesca non può mancare nella lista. Anche qui si trova un complesso dove la promozione scientifica è la protagonista: comprende il Deutsches Technikmuseum, prossimo a espandersi nella nuova aera Projekt Technoversum dedicata all’ immaginare il futuro; lo Science Center Spectrum, dove giocare con gli esperimenti; l’Archenhold-Sternwarte, il più antico osservatorio tedesco; lo Zeiss Planetarium, uno dei più grandi e moderni d’Europa; il singolare Zucker-Museum, il museo dello zucchero.
lunedì 21 novembre 2011
Itinerari scientifici su HOMO CYBERNETICUS
via blog.libero.it
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