Tutto pronto questa mattina per il plico telematico. Almeno nella mia scuola, dove sono stata investita dell'incarico di Referente di Sede, colui che, insieme al Presidente della Commissione, sotto lo sguardo attonito dei Colleghi e, ufficialmente anche alla presenza di almeno due studenti, riceve la chiave Ministero, decripta la traccia di italiano, la manda in stampa e la consegna perché possano avere inizio le danze.
In sintesi è successo questo.
A scuola già dalle 7.45, apri computer, verifica se funziona, assicurati che la stampante sia in funzione e che stampi (anche se la prova l'hai rifatta ieri, non si sa mai). Tutto pronto. Apri il SIDI (la intranet del Miur, per capirci), a cui il referente di sede accede con la sua personale password, verifica gli avvisi recenti, nulla di nuovo per fortuna. Attendiamo le 8.30. Momento in cui il Ministro Profumo divulga pubblicamente la Chiave Ministero (cioè la chiave pubblica che serve a decriptare i famigerati e tanto attesi temi di italiano).
Serviva Internet stamattina? No. È da ieri che lo dico, tutto era a prova di attacco hacker davvero. Infatti i canali utilizzati per comunicare la chiave pubblica sono stati:
1) La Diretta tv su Rai Uno alle 8:30 del Ministro Profumo (chiave rimasta in sovraimpressione per alcuni minuti), il Televideo Rai alla pagina 101; e poi, Internet (ma in caso non funzionasse Internet, come ben capite, in ogni sede si poteva a questo punto operare e mandare in stampa);
2) Portale SIDI;
3) Posta elettronica: una e-mail a tutti i Referenti di Sede, a tutte le scuole sedi d’esame (sulle caselle di posta certificata e sulle caselle istituzionali;
4) Home Page di www.istruzione.it;
5) Pagina riservata;
6) Service-Desk al Numero Verde 800 903 080.
Insomma, ora sarà finalmente chiaro a tutti che nessuno poteva aprire le tracce prima del tempo, dato che erano richiesti ben tre passaggi di sicurezza: l'eseguibile su pc proprio della Commissione (codice referente, codice commissione, codice istituto e ben tre codici per scaricarlo e testarlo Cod1, Cod2 e Cod3), la Chiave commissione tenuta sotto chiave da ogni commissione, e infine la chiave ministero.
Nessuno se non il referente di sede poteva essere in possesso di tutto e comunque anche io referente di sede, fino alle 8.30 di stamane, non avevo il terzo pezzetto di puzzle utile. Insomma ansia a mille, perché so bene che in questi casi, una delle tecnologie ti abbandonerà anche se fino al momento primo funzionava tutto. Infatti. Dovevamo procedere alla stampa direttamente dalla veloce laser in dotazione, almeno nella mia scuola. Testata più volte.
Ma ecco l' inghippo: una coda di stampa lentissima. Ogni foglio sembrava partorito, non messo in coda di stampa. Panico della Commissione, panico negli occhi della mia Presidente. Preso atto, si fotocopi! Imprevisto risolto sul nascere, meno male che avevamo dovuto prevedere il piano B. Insomma alle 9.00 noi abbiamo cominciato la prova. Un ottimo tempo, nonostante l'imprevisto stampante.
La scuola italiana era pronta a questa innovazione? Io dico di si. Il procedimento, la sperimentazione e la comunicazione di tutti i passaggi del Plico Telematico sono stati fatti bene dal Miur. Noi referenti di sede siamo stati sempre puntualmente informati via mail riservata di tutti i passaggi, le incombenze, le scadenze, le operazioni da compiere perché tutto funzionasse al meglio.
Chiave vincente: il fatto che il plico telematico non ha realmente viaggiato in Rete, ma era in possesso delle varie sedi di Commissione da qualche giorno, in locale. Certo, tutto da decriptare al momento giusto, ma tutto perfettamente funzionante anche in caso di attacco hacker e di malfunzionamento del network. Questa la paura principale che da giorni si leggeva sui media. Sicuramente ci saranno scuole che avranno riscontrato problemi, ma non diamo la colpa alla tecnologia, vi prego.
Mai come nel plico telematico tutto è stato pensato, comunicato, definito, a prova di dummies. Bastava seguire esattamente le istruzioni. Ogni problema poteva essere prevenuto semplicemente seguendo tutti i passaggi. Già dalla sperimentazione.
Secondo le statistiche diffuse a noi referenti di sede, la sperimentazione è stata un successo (pochissime, meno di una decina di scuole su oltre 4mila non sono riuscite nelle operazioni di simulazione). Sempre secondo le statistiche diffuse, tutte le scuole hanno regolarmente effettuato download e test del plico telematico. Insomma eravamo tutti pronti!
Un appunto voglio farlo, però. L'altra faccia della medaglia è la Commissione Web: l'applicazione online che ogni Commissione deve utilizzare in sostituzione di registri e verbali è in ritardo sui tempi. Non si sa il motivo, ma anche la comunicazione di tutto non è stata fatta adeguatamente alle commissioni.
Non c'è stata adeguata formazione/informazione (eppure il manuale d'uso è chiarissimo e le procedure sono semplici). I docenti italiani hanno bisogno di prenderci la mano, non si può pensare di immergerli in una situazione nuova senza disagi. Al momento l'applicazione è molto lenta e a tutti non sono ben chiare le attività da svolgere. Infatti, io referente di sede del plico telematico, anche se non mi compete, sto qui ad aiutare a capire come funziona tutto su Commissione Web. Perché?
Perché qualcuno il lavoro di formazione, training deve pur farlo, altrimenti le commissioni sono nel pallone. Come spesso accade nella scuola italiana, ci si mettono con pazienza le persone di buona volontà come me. Ovviamente senza retribuzione alcuna per il disturbo di sostituire chi doveva formare e abilitare tutti al compito comune.
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