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sabato 31 marzo 2012

Neutrini più veloci della luce: si dimette il fisico dell'esperimento - Wired.it

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Nessuno ha mai avuto il coraggio di parlare di Nobel per la fisica, ma tutti sapevano che, se le misure del fisico Antonio Ereditato fossero state confermate, il prezioso riconoscimento sarebbe finito proprio sulla scrivania dello scienziato italiano. Purtroppo per Ereditato le cose sono andate tutte nel verso sbagliato e, quello che poteva essere un sogno, si è trasformato in un vero e proprio incubo. Il fisico italiano, che già inizialmente si era scontrato con lo scetticismo della comunità scientifica mondiale, è stato tradito sia dai suoi numeri, quelle misure mascherate da superneutrini, sia dai colleghi che lui stesso coordinava nell’ esperimento Opera. Una serie di colpi talmente duri che lo hanno portato a rassegnare le dimissioni da portavoce di Opera.

La decisione di Ereditato arriva, infatti, dopo la presentazione di una mozione di sfiducia nei suoi riguardi da parte di alcuni membri della collaborazione. La mozione non è passata, ma la tensione del team era diventata talmente ingestibile che Ereditato ha ritenuto opportuno dimettersi per mancanza di un “sostegno adeguato”. E ora, di nuovo, i riflettori sono tutti puntati su di lui. Oltre il danno, le dimissioni, la beffa dell’ennesima fuga di notizie che questa volta riguarda la sua rinuncia al ruolo di portavoce di Opera.

“No comment”, sono le uniche parole che Ereditato concede alla stampa. Un “no comment” che ribadisce più volte a tutte le domande che riguardano il suo incarico, le sue dimissioni e quelle maledette misure che lo hanno contrapposto a un colosso della scienza, Albert Einstein.

Le dimissioni del fisico italiano, di origine napoletana, hanno però un significato ben più profondo per il futuro della collaborazione Opera. Significano probabilmente che la caccia al superneutrino passerà in secondo piano e che ora il team ritornerà a lavorare principalmente sugli obiettivi iniziali. “L’Infn auspica che la collaborazione Opera possa ritrovare unità e nuova leadership nel perseguire il suo primario obiettivo specifico, quello di osservare la comparsa di neutrini di nuovo tipo a partire dai neutrini di tipo mu provenienti dal Cern (oscillazioni dei neutrini)”, commenta Antonio Masiero, vicepresidente dell’ Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Questo però non significa che la questione verrà definitivamente archiviata e dimenticata.

“Ricordiamo che ulteriori e definitive misure della velocità dei neutrini – sottolinea Masiero - saranno effettuate al Gran Sasso da quattro esperimenti (tra i quali lo stesso Opera) quando il Cern invierà un nuovo fascio di neutrini a pacchetti alla fine del mese di aprile”.

Nello smontare le misure di Ereditato i laboratori del Gran Sasso hanno contribuito tanto.
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