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mercoledì 28 marzo 2012

Rage Faces, guida al significato [foto] - Wired.it

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Concettualmente non sono poi tanto diverse dalle marionette: caricaturali, sempre riconoscibili e associati a un preciso sentimento o aspetto caratteriale. Però sono figlie del mondo dei comics e del Web. Le Rage Faces, quelle strane facce che imperversano ovunque nelle community online, sono ormai decine e decine, alcune decisamente virali. Ars Technica le tratta come se fossero una specie vivente. E il paragone regge, visto che si diffondono indipendentemente dalla volontà dei loro creatori e che sono finite per appartenere a tutto il popolo della Rete, in barba ai copyright.

La specie è comparsa circa a metà del 2007 su 4chan, sito di imageboard (dedicato a immagini e fumetti). Le storie che le vedono protagoniste sono di solito molto brevi, anche di due o quattro vignette, e sono spesso disegnate da fumettisti amatoriali. E questo, insieme alla loro espressività, le ha trasformate in frasi di un linguaggio universale. Che scatena una valanga di meme.

Ogni personaggio, infatti, esprime uno (al massimo due) sentimenti perfettamente riconoscibili e il messaggio che portano è immediato. “ Un esempio perfetto è il triste Okay, che fa subito capire come si sente una persona. Dire la stessa cosa scrivendo richiede parecchie parole”, dice Dan Awesome, webmaster di Rage Maker, un sito in cui gli utenti possono creare i loro comics da un archivio di facce.

Proprio come accade a una specie, anche le Rage Faces evolvono. Più vengono usate e più si rafforza il loro significato, è vero. Ma, in alcuni casi, questo si modifica, perché si adatta ai diversi contesti. Un esempio è Me Gusta: all'inizio usato per indicare qualcosa che non ci si aspettava piacesse e ora per esprimere godimento e soddisfazione. Anche in questo caso l'evoluzione ha le sue insidie: “ Se [le facce] non sono usate in modo corretto, perdono di efficacia”, commenta Swanson.

È qui che interviene la selezione naturale, operata in questo caso dalla popolarità, che decreta il successo di alcune e l'oblio di altre. Per non rischiare di fraintendere il loro significato, Ars Technica ha creato una specie di guida naturalistica alle Rage Faces. Ecco, nella gallery, le 10 più virali della Rete e il rispettivo significato.

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