Milioni di immagini pornografiche che ritraggono bambini vittime di violenza, facilmente scambiabili on line ma difficilmente oscurabili. l'altra faccia di Internet, che associa milioni di possibili utenti a persone senza scrupoli nascoste dall'anonimato. Per scovarle, la Polizia postale pua contare anche su Photo-dna, una tecnologia di corrispondenza delle immagini, capace di consentire un notevole passo in avanti nella lotta alla agli abusi su minori in Rete.
Arma tecnologica per monitorare il web
Si tratta infatti di un software in grado di creare una firma univoca per un'immagine digitale, alla stregua di un'impronta digitale, coshe questa possa essere confrontata con le "firme" di altre immagini, trovando rapidamente sul web le copie di una foto specifica. Sviluppata da Microsoft research e Dartmouth college, Photo-dna mette oggi in grado molti provider di servizi online di ricercare, segnalare ed eliminare alcune delle peggiori immagini di violenze su bambini presenti su Internet. Grazie a un accordo tra la stessa software house e la nostra Polizia postale e delle comunicazioni, la tecnologia ntrata ora a far parte - a titolo gratuito - delle "armi tecnologiche" a disposizione delle forze dell'ordine, rendendo piile tracciare eventuali tentativi di pedopornografia online e creare collegamenti tra le segnalazioni dei servizi online e le indagini degli inquirenti per accelerare l'identificazione delle vittime degli abusi. Piplice anche "setacciare" l'enorme numero di immagini sequestrate dagli investigatori, ampliando il numero di casi seguiti dalla Polizia postale.
10mila immagini sotto osservazione
Per avere un'idea del fenomeno pedopornografia on line e dell'importanza di una adeguata tecnologia di contrasto, basta scorrere i risultati operativi del Nucleo postale. Grazie anche al sistema Cets (Child exploitation tracking system), il sistema di tracciamento contro la pedopornografia, oggi integrata con la tecnologia Photo-dna, spiega Antonio Apruzzese, direttore della Polizia postale e delle comunicazioni, siamo stati in grado di coordinare oltre 10.000 indagini, che hanno assicurato l'arresto di 422 sospetti, la denuncia di 7.584 persone e 6.548 perquisizioni. Solo in Italia, abbiamo poi oscurato 179 siti web, e inserito nella black list 1.086 siti pedopornografici, mentre i siti web monitorati sono oltre 360 mila.
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giovedì 29 marzo 2012
Photo-dna, un "timbro" digitale per la caccia alle violenze in Rete - Il Sole 24 ORE
via ilsole24ore.com
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