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Biomasse legnose: un buon investimento (utile per l'ambiente)
Questo settore delle energie rinnovabili ha mostrato un tasso di crescita notevole: inserirsi nella filiera può essere fruttuoso per il portafoglio e per la salute del pianeta
08 febbraio 2012 di Andrea Curiat
Non sapete più come diversificare gli investimenti nel medio-lungo termine? Può valere la pena di prendere in considerazione le biomasse legnose. Il mercato è complesso e di difficile ingresso, ma offre rendimenti interessanti e relativamente sicuri in un'ottica di lungo periodo. Soprattutto, i trend delle biomasse sono decorrelati dall'andamento dei tradizionali corsi azionari e obbligazionari e dipendono invece dalla crescente richiesta di fonti di energia alternative.
La filiera della bioenergia è lunga e articolata: si va dalla raccolta delle materie prime (materiali vegetali prodotti da coltivazioni dedicate o dalla normale attività di manutenzione e potatura forestale) al loro trasporto e stoccaggio. Questi primi step sono seguiti dal pretrattamento delle biomasse e dalla loro conversione finale in energia, che viene infine distribuita e utilizzata dai consumatori finali. Perchè un progetto possa andare in porto, occorre un accordo tra aziende private, amministrazioni pubbliche locali e istituti di finanziamento. Per concedere i fondi necessari alla realizzazione degli impianti, le banche pongono due condizioni imprescindibili: che sia garantita la continuità della fornitura e la stabilità del prezzo, in modo da poter pianificare a medio termine la produzione di energia e il teleriscaldamento.
A che punto di questo processo può inserirsi un privato? Clara de Braud, segretario generale dell' Associazione Italiana Corporate & Investment Banking (Aicib), spiega: “Chi vuole investire una parte del capitale in biomasse deve prima di tutto essere consapevole dell'articolazione della filiera, e del fatto che ogni progetto nasce da un accordo tra pubblico e privato. Fatta questa premessa, il modo migliore è entrare in cordata con i fornitori degli impianti, chiedendo quali trattative abbiano in corso e offrendosi di co-finanziare la realizzazione del progetto. Non è certo consigliabile investire tutto il proprio patrimonio in questa attività, e chi è in cerca di un guadagno nel breve periodo dovrebbe guardare ai mercati finanziari tradizionali. Ma in un'ottica di diversificazione e di lungo periodo, sicuramente le biomasse legnose possono rivelarsi una strategia alternativa molto interessante”.
Il business c'è: la sola filiera della produzione valeva nel 2010 circa 2,1 miliardi di euro, in crescita del 16% rispetto al 2009. Nel corso del 2011 le percentuali di crescita del settore si sono attestate su livelli simili. Gli operatori privati coinvolti sono di dimensioni medio-piccole e possono trarre benefici dalla partecipazione di finanziatori anche privati. “Se gli investimenti non fossero redditizi, le banche, oggi più attente che mai a selezionare solo i business giusti, non finanzierebbero certo il comparto”.
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