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venerdì 10 febbraio 2012

Gli ecobot: la nuova generazione di robot che mangia e fa la cacca - Corriere.it

Ricerca dell'Universiti Bristol con finanziamento della Fondazione Gates

Gli ecobot: la nuova generazione
di robot che mangia e fa la cacca

Trasformano gli alimenti in energia. E mangiano di tutto: dagli avanzi di cucina agli escrementi

EcoBot-IIIEcoBot-III
MILANO - Esistono robot somiglianti agli uomini al 100%, come gli Actroid, creati da Hiroshi Ishiguro dell'Universiti Osaka. E poi esistono robot che hanno gli stessi bisogni degli uomini per funzionare: devono mangiare, digerire e infine espellere escrementi. Sin pratica facendo proprio quella cosa lLe puzzette sono da tenere in conto. I vantaggi di questi esseri meccanici? Non occupano la toilette e non mettono il pannolino, perchefecano in contenitori speciali e non vanno attaccati alla presa di corrente, perchrasformano gli alimenti in energia. In pino una grande qualitsono di bocca buona. Non fanno storie per il cibo. Al contrario, ingurgitano di tutto, dagli avanzi di cucina agli escrementi umani, senza disdegnare gli scarti vegetali (erbacce e foglie). Addirittura, in futuro, potrebbero prendere il posto degli attuali wc (un robot-gabinetto?) e dei tritarifiuti.

ECOBOT - Si chiamano ecobot e sono nati al Bristol Robotics Laboratory dell'Universiti Bristol. Gli ultimi esemplari, EcoBot-III, sono piisticati dei loro antenati versione I e II. Il loro stomaco ormato da tante celle a combustibile alimentate da urina, come indica uno studio pubblicato dalla rivista Physical Chemistry Chemical Physics, e persino da feci. Insomma, per essere attivi gli EcoBot-III riciclano il materiale organico delle fogne. Cosi aiutano a essere pi-friendly. La trasformazione del cibo in energia richiede un certo tempo, spiega Giulio Sandini, direttore di uno dei dipartimenti di robotica dell'Istituto italiano di tecnologia (Iit), non mmediata, di conseguenza questa tecnologia pudar bene per i robot che hanno la possibiliti stare fermi, o magari hanno bisogno di poca energia. Si sta cercando di risolvere il problema energetico dei robot anche con batterie simili a quelle degli smartphone, ma l'autonomia delle macchine imitata a una-due ore.

La ricerca del laboratorio di Bristol ostenuta anche dalla Fondazione Gates. E interessa pure la Nasa che vorrebbe mettere i sistemi digestivi di questi robot nelle navicelle spaziali, in modo da trasformare gli escrementi degli astronauti in elettricitPer il momento i robot mangioni non hanno braccia, viso e gambe. Non somigliano neanche lontanamente al robot-ballerino Asimo e al baby-robot iCub, made in Iit. Ma il loro look potrebbe essere modificato molto presto. Secondo i ricercatori l'aspetto fisico viene in secondo piano. Prima ecessario perfezionare la tecnologia delle celle a combustibile per garantire energia. Il passo successivo saruello di pensare al lato estetico.

Paola Caruso
twitter@paolacars
10 febbraio 2012 | 12:55 RIPRODUZIONE RISERVATA

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