Habemus Agenda digitale, più o meno. Anche questo venerdì il Consiglio dei ministri si è dato da fare e ha approvato il pacchetto Semplifica Italia, la scorsa settimana era stata la vota di quello dedicato alle liberalizzazioni. Fra le misure approvate, dopo sei ore di discussioni, anche quelle concernenti lo sviluppo digitale della Penisola. La palla passa in mano a una cabina di regia che avrà prima di tutto il compito di sbrogliare la matassa della banda larga. Un altro tavolo che, come scrivevamo questa mattina, ci si augura non crolli sotto il peso delle discussioni dei commensali. Il Governo manifesta inoltre l'intenzione di lavorare su open data, cloud computing e smart communities, più che smart citis vere e proprie " spazi virtuali in cui i cittadini possano scambiare opinioni, discutere dei problemi e, soprattutto, stimolare soluzioni condivise".
Chi si aspettava un calendario di interventi strutturati è rimasto deluso: si tratta, più che di un'Agenda, di una dichiarazione di intenti. Il Governo assicura che " grande spessore è stato dato all'agenda digitale" e che si tratta di " un obiettivo prioritario" per " aumentare l’efficienza dell’azione amministrativa, potenziare gli strumenti informatici di negoziazione, alleggerire le procedure di contrattazione per il mercato elettronico della pubblica amministrazione e incrementare la trasparenza, la regolarità e l’economicità della gestione dei contratti pubblici". Parole cariche di buone intenzioni, saranno i prossimi mesi a rivelare quante di queste, e soprattutto come, verranno rispettate. Sicuramente oggi ci si aspettava qualcosa di diverso.
Per ora, per trovare indicazioni precise al profumo di digitale bisogna sconfinare in altri campi. Previsti, per esempio, lo scambio telematico in tempo reale di certificati come cambio di residenza, matrimonio o nascita e la realizzazione di un portale unico, almeno in inglese e italiano, che consenta l'iscrizione a tutte le università e il reperimento dei dati sulle stesse. Sempre per ciò che concerne gli atenei, dal 2012-2013, verbalizzazioni e registrazioni degli esami avverranno esclusivamente con modalità informatiche. Si tratta di prese di posizione alla base delle quali deve esserci necessariamente una collegamento alla Rete diffuso e omogeneo in tutto il paese. E al tavolo - ops, cabina di regia - per la banda larga si torna.
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