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martedì 17 gennaio 2012

Soldi d’artista per parlare della crisi [foto] - Wired.it

Condé Nast

©Edizioni Condé Nast S.p.A. - P.zza Castello 27 - 20121

Milano CAP.SOC. 2.700.000 EURO I.V. C.F e P.IVA - REG.IMPRESE TRIB. MILANO N. 00834980153

SOCIETÀ CON SOCIO UNICO

Strumento creativo e di scambio fra esseri umani. Oggetto concreto, emotivo, ancestrale. Nell’epoca dei soldi di plastica e delle follie finanziarie, una mostra e una serie d’iniziative allo Spazio Tadini di Milano tenta di restituire al denaro i suoi significati fondamentali. Come? Chiedendo a una trentina di artisti d’immaginare e realizzare i propri Soldi d’artista.

Fino al 28 gennaio la galleria meneghina si trasformerà infatti in una specie di zecca temporanea, dove il valore dei soldi è dato solo ed esclusivamente dal lavoro creativo dell’uomo: saranno prodotti multipli dalle matrici originali che poi saranno messi in vendita per finanziare e supportare la creatività emergente e giovanile.

“Soldi d’artista vuole essere uno strumento per portare avanti un’attività che sia di stimolo e di proposta per comprendere il fenomeno che sta cambiando il “benessere” in “malessere” e per superare questa fare di stallo", dice Melina Scalise, presidente dell’associazione milanese: " Dal 15 gennaio Spazio Tadini organizza una serie di incontri finalizzati a sviscerare vari argomenti. Il 28 è in programma un dibattito a finissage e lanceremo il prosieguo del progetto. Infatti a febbraio porteremo a Milano un gruppo di artisti greci. Questi vogliono, attraverso l’arte, aprire un dialogo culturale e non solo economico tra Italia e Grecia. La mostra, organizzata in collaborazione con il centro ellenico di cultura, riporta l’attenzione su un fatto storico singolare: la cultura grecoromana è stata a fondamento della cultura occidentale e oggi la cultura dell’euro rischia di morire, o per lo meno, va in crisi, proprio in Grecia e in Italia. Un ritorno al Mediterraneo: un’occasione di riflessione e approfondimento”.

Non solo mostra, dunque, ma anche indagine intorno all’incomprensibile vocabolario della crisi. Il 19 gennaio, per esempio, è in cantiere Cos’è il denaro, conferenza di Enrico Caldari, esperto di marketing, comunicazione pubblica e nuovi media e ricercatore indipendente che dal 2005 si interessa di sistemi monetari. Domenica 22 gennaio, invece, spazio all’incontro È possibile una società senza denaro? a cura del gruppo milanese di Zeitgeist. Si tratta di un movimento internazionale che ha come finalità la costituzione di una società fondata su un’economia basata sulle risorse nel rispetto del pianeta.

“Ritengo che in un momento di crisi storica come questo", conclude Scalise, "sia importante fare investimenti sulla cultura e sull’arte quali fonti e motori della creatività, perchè è solo con questo strumento che possiamo trovare soluzioni nuove e possibili. Un esempio dell’era moderna è certamente Steve Jobs, che da un'idea ha generato un impero economico e rivoluzionato il modo di vivere delle persone di tutto il mondo. Oggi più che mai abbiamo bisogno di cambiare il nostro modo di organizzare l’economia, il modo in cui sfruttiamo le risorse naturali e un cambiamento sociale non può prescindere da un cambiamento economico”.

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