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giovedì 26 gennaio 2012

La rivoluzione egiziana raccontata in graffiti [foto] - Wired.it

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Questa settimana l’ Egitto celebra il primo anniversario della rivolta che l’11 febbraio 2011 ha portato alle dimissioni dell’ex presidente Hosni Mubarak. Con un appello lanciato sul Web, Ganzeer, al secolo Mohamed Fahmy, illustratore e grafico del Cairo finito nel mirino dello Scaf (acronimo inglese per il Consiglio Supremo delle Forze Armate che governa la transizione in Egitto) per il poster della Mask of Freedom, ha lanciato dal suo blog il Mad Graffiti Week Everywhere.

È la maratona di graffiti pazzi con cui invita artisti locali (e internazionali) a riempire i muri delle loro città con slogan e disegni in solidarietà con i giovani egiziani in lotta per un futuro migliore. L’arte sui muri in Egitto (ma anche in Tunisia e in Libia) è diventato un social network fisico, il codice dei ribelli che hanno scelto la strada, dove il dissenso si è manifestato per la prima volta, per ricordarci che la rivoluzione nel loro paese continua. Ci sono una mappa dei graffiti nella capitale compilata da Ganzeer e un blog dal titolo Suzee in the City , devoto proprio alla nuova scena della street art in Egitto.

In questa galleria di immagini, un anno di storia dei graffiti al Cairo. I maestri di questo nuovo movimento si chiamano Keizer, El Teneen (il dragone), Ganzeer, Hend Kheera, Hany Khaled e Sad Panda.

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