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Energia, l’Italia risparmia bene
Presentato il primo rapporto Enea sull’efficienza energetica: 47.800 GWh/anno la quota calcolata alla fine del 2010, ben oltre gli obiettivi fissati dal piano d’azione di quattro anni fa
23 gennaio 2012 di Simone Cosimi
Dall’edilizia, che ha dato il suo contributo con impianti di riscaldamento più efficienti al settore terziario, che ha combattuto gli sprechi energetici con standard di prestazioni più alti. Passando per il comparto industriale, dove il salto tecnologico ha guidato all’installazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento e di motori elettrici ad alta efficienza con recupero di calore, e per quello dei trasporti, dove si è registrato uno svecchiamento del parco autoveicoli. Senza contare il fatto – davvero poco noto ai più – che l’Italia è tradizionalmente uno dei paesi a più elevata efficienza energetica tra quelli industrializzati: il consumo finale di energia per abitante pari a 2,4 tep (tonnellata equivalente di petrolio)/capita, infatti, uno dei più bassi tra quelli dei paesi a simile sviluppo industriale (2,7 tep/capita è la media Ue).
Questi, più o meno, i fattori che hanno consentito all’Italia di risparmiare tanta energia negli ultimi anni. A confermarlo è l’ Enea, che nelle vesti di Agenzia nazionale per l’efficienza energetica ha presentato il primo rapporto sul tema. Nel quale, a sorpresa, è contenuta un’indicazione importante: l’entità del risparmio energetico conseguito è stato calcolato alla fine del 2010 in 47.800 GWh/anno. Un risultato che va ben oltre gli obiettivi prefissati dal Piano di azione per l’efficienza energetica stilato nel 2007 (Paee), che prevedeva un risparmio energetico di circa 35.658 GWh/anno.
“Questo rapporto evidenzia come il nostro paese abbia saputo impegnarsi in questi ultimi anni per migliorare la propria efficienza energetica – dice Giovanni Lelli, commissario Enea – attuando una riconversione del sistema produttivo e dei servizi energetici attraverso l’adozione di tecnologie più innovative. Ha contribuito a questo miglioramento anche una maggiore consapevolezza dei cittadini che hanno saputo cogliere le opportunità offerte dallo stato con gli incentivi per la riqualificazione del patrimonio immobiliare migliorando il proprio benessere abitativo. L’efficienza energetica è ormai diventata uno dei capisaldi su cui si basa la nostra strategia energetica per ridurre sia la domanda che la dipendenza negli approvvigionamenti e ha permesso all’Italia di raggiungere ottimi risultati, in linea con gli indirizzi e le politiche energetiche europee”. Insomma: aziende e cittadini più attenti di quanto si potesse immaginare.
Il rapporto ha preso in analisi il periodo 2007-2010, e ha zoomato in particolare su alcuni strumenti legislativi come i Titoli di efficienza energetica e gli incentivi del 55% per la riqualificazione degli edifici esistenti, fornendo il quadro complessivo delle politiche e delle misure per l’efficienza energetica negli usi finali dell’energia attuate a livello nazionale e territoriale.
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