Filosofiablog

Nowsy.com - your news and info dashboard

CYBERNIX

http://blog.libero.it/MASTERIZZAZIONE/index.rss

Cerca nel blog

venerdì 3 febbraio 2012

Cuore di tenebra. Parla David Fincher - Wired.it

Condé Nast

©Edizioni Condé Nast S.p.A. - P.zza Castello 27 - 20121

Milano CAP.SOC. 2.700.000 EURO I.V. C.F e P.IVA - REG.IMPRESE TRIB. MILANO N. 00834980153

SOCIETÀ CON SOCIO UNICO

Alcuni mesi fa, David Fincher aveva dei problemi con il suo nuovo film. Malgrado la sua pianificazione meticolosa, qualcosa va sempre storto. Ci è abituato. “ Ogni film è una prova durissima”, dice come se nulla fosse. “ È come andare in guerra”. Ma quest’ultima battaglia è stata unica. Indirettamente, ha a che fare con gli Abba.

Per buona parte del 2011, Fincher è stato impegnato a girare Millennium - Uomini che odiano le donne (in uscita venerdì 3 febbraio in Italia, ndr), l’adattamento (da 100 milioni di dollari) del macabro poliziesco svedese che ha per protagonista una tatuatissima hacker. Una sera, all’inizio delle riprese, Fincher era in Svezia per girare una scena di omicidio vicino a un molo. Dopo un’intera notte di lavoro, non aveva ancora la scena che voleva, e la rigorosissima tabella di marcia gli impediva di tornare sul posto per mesi a venire. Mentre riprogrammava le riprese, la proprietà era stata venduta a uno degli Abba e, a quanto pare, il nuovo proprietario – non si sa bene se Benny o Björn – non era entusiasta all’idea di ospitare quell’annegamento simulato, e aveva rifiutato alla troupe il permesso di tornare. Pur di non trovare un’altra location o accontentarsi del girato esistente, Fincher ha deciso di costruirsi un molo svedese tutto suo.

Ecco perché, in un pomeriggio di fine estate, ci troviamo in un teatro di posa a Los Angeles, intenti a esaminare la replica di un paesaggio rurale scandinavo. Come al solito, però, Fincher non è soddisfatto. Ha 49 anni e l’aspetto curato, è vestito con jeans e scarpe da tennis, la bocca incorniciata da una barbetta brizzolata. Inizia a camminare su e giù, elencando con calma le necessarie modifiche, che vanno dal sottile al quasi impercettibile. La maggior parte degli spettatori non farà caso al modo in cui sono sparpagliati i ciottoli, né all’altezza del livello dell’acqua sugli scogli finti. Fincher sì, però. Non è raro che arrivi a 50, 60 o anche 100 ciak per la stessa scena.

Uomini che odiano le donne è il suo nono film nell’arco di vent’anni. “ Non sono molti i registi che cercano l’equilibrio fra appeal commerciale e arte”, racconta Andrew Kevin Walker, sceneggiatore di Se7en. “ David riesce a creare qualcosa di incredibilmente artigianale e sincero anche con un grosso budget”. Nonostante il grande successo, però, Fincher non ha mai fatto al botteghino un colpo storico. Lo stesso Se7en, che ha incassato 300 milioni di dollari in tutto il mondo, ha un alone da film di culto. Non che i suoi film non siano amati, perché lo sono; è che a volte il pubblico ci mette un po’ ad assimilarli. È come se Fincher creasse opere con un anno o due di anticipo rispetto alla capacità del mondo di comprenderle.

Fino a Il curioso caso di Benjamin Button (2008) e The Social Network (2010), Fincher non aveva mai fatto veri e propri film per il mercato di massa.
Pagina successiva
1 2 3 4 5 6

Nessun commento:

Posta un commento