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martedì 20 dicembre 2011

I «consigli» di Goethe per essere felici - Cultura - ilGiornale.it

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Dicono che fosse bello Johann Wolfgang Goethe. E dal ritratto che Stieler ci ha lasciato di lui sembra di potercene persuadere. Certamente era uomo di grandissima cultura, che a lungo viaggiò e imparò le lingue. Fu uomo di grande sensibilità sia morale che intellettuale e risulta inutile, quanto sterile, riassumere, sia pur per sommissimi capi, il profilo di un personaggio universalmente noto e altrettanto universalmente apprezzato. A tracciarne una biografia assai ben documentata è il volume di John Armstrong «Come essere felici in un mondo imperfetto» (Guanda, pp. 480, euro 23) che racconta la vita dello scrittore tedesco per temi, con la finalità di fornire al lettore, pagina dopo pagina, i consigli che Goethe, attraverso la sua vita e il suo esempio, anche oggi dispenserebbe a chi ambisce a vivere in modo appagante in un mondo che spesso riserva dolori e tristezze.
Un racconto per temi, dicevamo. L'amore. L'amicizia. La morte. L'arte. La pace. La guerra. Dieci argomenti per dieci parti. Ognuna di esse sviluppata su un asse di dieci capitoli che, in successione, raccontano Goethe. Le sue opere. La sua rilettura dei classici. La sua rivisitazione di celebri tragedie. I suoi amori. Le donne alle quali si legò e Christiane Vulpius, soprattutto, quella che gli diede cinque figli dei quali soltanto uno sopravvisse. Una donna di non elevato censo sociale che seppe tuttavia condividere con il pensatore e filosofo, una vita dal sapore particolare. Goethe visitò l'Italia che gli rimase per sempre nel cuore. La Svizzera. Vide la Francia con gli occhi della guerra. Ebbe modo di assistere alla rivoluzione francese che equivalse a un ribaltone internazionale di istituzioni. Storia. Costumi. Società.
Goethe che lasciò Francoforte e si stabilì a Weimar, all'ombra del suo mecenate, e qui visse e lavorò era un uomo che sapeva oscillare tra diverse discipline abbracciando lo scibile dalla fisica alla letteratura. Antipodi della conoscenza. E desiderio di addentrarsi nel mistero di essa. E dedicare l'intera sua esistenza proprio a raggiungere questo traguardo. Comprendere. I meccanismi dell'amore. Quelli dell'amicizia. Ciò che porta alla pace. Dopo aver combattuto la guerra. Anche per questo si recò al fronte.
E molto amò. Di un sentimento forte. Donne molto diverse tra loro. Donne che gli seppero regalare il sogno. Donne che ottennero da lui il sogno. Fino alla modesta Christiane, che lo conobbe sperando che il celebre scrittore potesse aiutare il fratello a trovare un posto di lavoro. Ma se ne innamorò. E visse per sempre con il suo amato Wolfgang. Morì giovane, Christiane. Lui le sopravvisse a lungo. Altri sedici anni, nei quali riprese i viaggi. Sedici anni che lo avevano condotto dall'Illuminismo al Romanticismo. Decenni che gli avevano fatto attraversare epoche dalle quali aveva ereditato consigli importanti. Goethe. Che ora parla al lettore. E tenta di insegnargli, appunto, come vivere felici in un mondo che perfetto non è.

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