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Serpico, il computer del Fisco che ti legge il conto in banca
Il governo Monti ha ampliato i poteri del maxi sistema informatico: non controllerà solo dichiarazioni dei redditi e utenze, ma fotograferà tutti i movimenti bancari sopra i mille euro
20 dicembre 2011 di Gaia Berruto
Duemila server per contrastare l’evasione fiscale. Da ormai cinque anni, a Roma un super cervellone chiamato Serpico (acronimo di Servizi per i contribuenti) processa 22mila informazioni al secondo per mettere a confronto dichiarazioni dei redditi, polizze assicurative, informazioni del catasto, del demanio, della motorizzazione e molto altro e stanare così gli evasori fiscali.
In banca - Il governo Monti ha deciso di sfruttare appieno questo mostro di calcolo: come scrive Repubblica, dal primo gennaio il lavoro di Serpico sarà potenziato: il cervellone potrà fotografare i movimenti dei conti correnti e controllare tutte le operazioni sopra mille euro. Prima questa intrusione in banca era consentita solo davanti a un fascicolo già aperto, quindi per contribuenti che erano già sotto controllo per qualche irregolarità.
Il codice fiscale - Ma come funziona Serpico? Il computer della Sogei processa 22.200 informazioni al secondo ed è composto da duemila server, disposti fra Roma e l’Abruzzo. Basta inserire codice fiscale o partita Iva del contribuente e la macchina si mette in moto: dalle ultime dichiarazioni dei redditi alle proprietà, dalle utenze a qualsiasi altra azione di cui resta traccia e per cui abbiamo dovuto usare il codice fiscale.
Schermata dopo schermata, il pc rivela auto intestate, bolletta di luce, acqua e gas, iscrizione al Tennis Club, spese per la ristrutturazione di casa, polizze assicurative.
La bussola - Una mole di dati impressionanti. Secondo quanto riportato da Repubblica, “ L'Agenzia delle Entrate imposta gli algoritmi applicativi per concentrare la ricerca sulle categorie più a rischio. L'anno scorso è toccato alle finte Onlus e al redditometro, la spia che segnala la disponibilità di beni sproporzionati al reddito percepito”.
Insomma, l’uomo imposta la rotta, Serpico scava e compara tutti i dati. Se qualcosa non torna avvisa: per esempio, se un contribuente dichiara meno di 20mila euro l’anno ed è allo stesso tempo proprietario di un mezzo di trasporto di lusso. Nel caso specifico, pare che Serpico abbia trovato 518 proprietari di aerei e 42mila proprietari di barche oltre i 10 metri, tutti ufficialmente indigenti e tutti finiti sotto accertamento.
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