A Les Cerniers, una località nel cuore delle Alpi svizzere, sorge un hotel alquanto originale, che a prima vista sembra un accampamento eschimese o una base lunare. Si chiama Whitepod e punta a offrire un soggiorno di qualità tra la neve e la natura, ma in un contesto di totale ecosostenibilità.
Si tratta di un villaggio composto da 15 cupole geodetiche chiamate appunto pod, capaci di accogliere due persone ciascuna. Sono posizionate su palafitte in legno, abbarbicate a 1400 metri di quota; comprendono stufa a legna, comodi letti, bagni autonomi e connessione wireless. In mezzo ai pod sorge un tradizionale chalet in legno dell’inizio del XIX secolo, la Pod-House, dove gli ospiti si possono incontrare per la colazione o per passare le serate intorno al camino.
L’impegno per un soggiorno ecosostenibile di Whitepod si realizza seguendo una serie di attente misure come, per esempio, la riduzione al minimo del consumo quotidiano di acqua e di energia elettrica, la diminuzione della produzione di rifiuti e l’utilizzo di risorse rinnovabili. Ai clienti viene chiesta la massima attenzione a questi punti, rendendo la vacanza in apparenza spartana, ma comunque appagante (per chi ovviamente ha a cuore il tema dell’impatto ambientale).
Anche perché lusso, comfort e divertimento in realtà non mancano. La Pod-House ha due aree relax, una con sauna finlandese e l’altra con bagno giapponese, mentre gli amanti dello sci hanno a disposizione ben 7 km di piste private, attrezzate con impianti di risalita. Si può inoltre partecipare alle attività all’aria aperta come parapendio, trekking o un giro su una slitta trainata dai cani.
Una camminata fino a quota 1700 consente di arrivare a un’altra struttura che fa parte del resort Whitepod. Si tratta dell’ Alpage de Chindonne, un rifugio da ottanta posti letto con cucina tradizionale svizzera (aperto solo su richiesta in inverno).
I costi? Da lunedì a venerdì un pod per due persone viene 325 euro a notte, mentre nel weekend si sale a 480.
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