DAILY WIRED A CONFRONTO
Virus pericolosi: si devono censurare le ricerche?
Gli Usa hanno chiesto a Nature e Science di eliminare alcune informazioni su un virus modificato dell'aviaria, perché non finiscano nelle mani sbagliate. Ed è scattata la polemica
21 dicembre 2011 di Philip Di Salvo
All’Erasmus Medical Center di Rotterdam, con 5 mutazioni del virus dell’influenza aviaria H5N1, è stato creato un ceppo in grado di sterminare milioni di persone. Il nuovo virus si potrebbe diffondere in modo ancora più veloce, per via aerea, ed essere quindi più letale di quello originario. Insieme a questo gruppo di scienziati, anche Yoshihiro Kawaoka della University of Wisconsin sta lavorando sulla medesima questione. Le due ricerche dovevano essere pubblicate rispettivamente su Science e Nature, due delle più prestigiose riviste scientifiche al mondo.
Il National Science Advisory Board for Biosecurity (Nsabb) americano è preoccupato che questo tipo di ricerche scientifiche possa finire nelle mani sbagliate, con scopi terroristici. Per questo la pubblicazione è diventata oggetto di discussione. E i National Institutes of Health (Nih) hanno promulgato un comunicato annunciando che avrebbero revisionato i due paper, chiedendo agli autori di apportare alcune modifiche, censurando le procedure metodologiche utilizzate per giungere alle conclusioni degli studi. Questo, a dire dell’istituto, garantirebbe la diffusione degli outcome, mettendo però al riparo da eventuali rischi.
Le due riviste hanno entrambe comunicato che gli scienziati terranno conto delle osservazioni, seppure a malincuore. Bruce Alberts di Science, per esempio, ha commentato che gli scienziati “hanno un biosgno in buona fede di conoscere anche i dettagli di queste ricerche per proteggere il pubblico, soprattutto se stanno lavorando a ricerche sullo stesso tema”.
Si tratta di censura che rischia di rallentare il progresso scientifico o i rischi in campo sono eccessivi e legittimerebbero interventi di questo tipo?
Thomas Inglesby, Center for Biosecurity della Upmc
Sì, alcune informazioni sono troppo pericolose: si aiutano i terroristi
Uno dei principi fondamentali del progresso scientifico è la pubblicazione di nuove ricerche in una forma che permetta agli scienziati di riprodurre il lavoro. Questo principio dovrebbe essere seguito in tutte le circostanze possibili. Ma in questa, no.
Pubblicare i metodi per trasformare il virus H5N1in un ceppo altamente trasmissibile mostrerebbe ad altri scienziati come replicare il procedimento nei loro laboratori. La nostra preoccupazione riguarda la possibilità che il ceppo possa essere replicato con intenti malevoli.
Wendy Barclay, virologa dell'Imperial College
No, è più importante diffondere la conoscenza. Così procede la scienza
L'idea che le informazioni vengano ristrette solo con chi è qualificato per condividerle è preoccupante. Chi è davvero qualificato? Come verrà deciso? La possibilità di abuso vince sul rischio di creare una società con un Grande Fratello?
Non sono convinta che censurare il know-how scientifico possa evitare lo scenario peggiore in cui si abusi delle informazioni, ma sono preoccupata che possa arrestare il nostro progresso nel cotrollo di questa malattia infettiva.
SìNoDa che parte stai?
Nessun commento:
Posta un commento