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Scoperte nuove creature marine
Vivono nell'Oceano Indiano, nei luoghi più inospitali sul fondale. Un sottomarino li ha individuati e filmati, apprezzano l'acqua molto calda che fuoriesce dal terreno. Ecco le foto
29 dicembre 2011 di Chiara Di Martino
Il cetriolo di mare
Vive nei fondali oceanici o poggiati sul fondo, a volte anche parzialmente sepolti
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C’è vita nelle bocche idrotermali dell’ Oceano Indiano. Laddove si riteneva non fosse possibile il prosperare di ecosistemi, un team di ricercatori dell’ Università di Southampton ha scoperto l’esistenza di specie animali – tra le quali alcune mai individuate prima – a contatto con le fessure dei fondali oceanici indiani nella placca tettonica del South West Indian Ridge.
Cetrioli di mare, ma anche granchi yeti e lumache dai piedi squamosi vivono nei pressi delle cosiddette fumarole nere, uno degli ambienti marini ritenuti, finora, tra i più inospitali per le forme di vita. Queste bocche sul “pavimento” dell’oceano, scoperte nel 1977, emettono acque molto calde, ricche di sali minerali, eppure la scoperta dei ricercatori britannici dimostra che alcuni ecosistemi sono in grado di prosperare anche in queste condizioni. Utilizzando un robot subacqueo chiamato Kiel 6000 (prodotto dal tedesco Leibniz Institute of Marine Sciences - IFM Geomar) e guidato da un telecomando, il team dell’Università di Southampton ha potuto filmare la zona circostante lo sfiato intorno alle “fumarole nere”. Persino nei punti più caldi ha individuato la presenza di lumache e gamberi, cozze, cetrioli di mare e granchi.
La scoperta sembra ancora più sorprendente se si pensa che quest’area è una cresta a diffusione ultra-lenta, il che significa che è meno attiva di altre dal punto di vista vulcanico, con bocche piuttosto distanti le une dalle altre. “Ci aspettavamo che ci fossero somiglianze con ciò che sappiamo dell’Atlantico e delle bocche idrotermiche dell’Oceano Indiano", ha dichiarato il responsabile della missione, Jon Colpey, "ma abbiamo trovato anche specie animali che non sono tipiche di queste aree. Come per esempio alcuni cetrioli di mare, presenti nel Pacifico ma non in queste zone. Questo posto è un vero e proprio crocevia in termini di specie di questi tipo in tutto il mondo”.
La varietà di forme di vita trovate durante la spedizione, finanziata dal Natural Environment Research Council (NERC), è stata dunque la più grande sorpresa per il team. La scoperta potrebbe aiutare i ricercatori a comprendere come la vita si muove da una bocca all’altra: senza la capacità di saltare da un sistema all’altro, infatti, si estinguerebbe. “Questo è il motivo per il quale gli sfiati sono un ottimo posto per capire come le specie si disperdono e si evolvono negli oceani profondi, perché sono come piccole isole”, ha chiarito Copley.
Una nota dolente però c’è: alla Cina, infatti, è stata concessa una licenza esplorativa da parte dell’ International Seabed Authority, l’Autorità Internazionale per i Fondali Marini, per esplorare il potenziale minerario delle bocche idrotermali. “Questa zona copre la dimensione di un paio di campi di calcio ed è possibile che sia l’unico habitat esistente per alcune di queste specie", ha dichiarato preoccupato Copley: " Sembra prematuro iniziare a turbarlo prima di conoscere la reale portata di ciò che ci vive”.
(Credit per le foto: David Shale)
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