DAILY WIRED NEWS INTERNET
YaCy, un motore di ricerca peer-to-peer
Il progetto, sostenuto dalla Free Software Foundation, punta a unire i computer degli utenti contro Google per offrire ricerche on line libere e indipendente
30 novembre 2011 di Silvio Gulizia
Ricerche distribuite attraverso il peer-to-peer, senza un’azienda a fare da intermediario fra le pagine Web e il nostro browser. È la proposta di YaCy, un nuovo motore di ricerca che ha fatto ieri il proprio debutto ufficiale con la release 1.0 del proprio “ peer-to-peer Free Software search engine”. Se le ricerche su Internet siano di fatto un bene pubblico o un fatto privato è difficile stabilirlo, visto che sono in mano a Google (e Microsoft). E il modo di porsi di Google ( "Don’t be evil" è il motto di Mountain View) non è certo un’assicurazione sulla disponibilità dei dati online. E se Google giura di non applicare alcuna censura (allo stesso ex ceo Eric Schmidt fu negata l’esclusione dall’indice di pagine poco gradite) Torrent Freak l’attacca per aver escluso dai suggerimenti e da Instant Search i nomi di alcuni portali connessi con il mondo della pirateria, violando il principio secondo cui Google non modifica i risultati delle ricerche.
YaCy è un progetto iniziato nel 2006 e sostenuto dalla Free Software Foundation. Si basa sulla collaborazione degli utenti alla creazione dell’indice di ricerca, cui contribuiscono attualmente oltre 600 persone oltre a enti e istituzioni. È possibile compiere ricerche sia online sia attraverso un’applicazione disponibile per Windows, Mac e Linux. Questa in pratica è il nostro Google personale: esegue la raccolta dei dati e li condivide nell’indice comune, una banca dati divisa fra i vari pc degli utenti. Questo indice viene poi consultato quando qualcuno effettua una ricerca. “ In un network distribuito di questo tipo, nessuna entità decide cosa viene indicizzato o in che ordine i risultati debbano apparire”, spiegano gli sviluppatori. Quando effettuiamo una ricerca on line, questa viene inoltre cifrata per tutelare la nostra privacy. Non c’è quindi pubblicità legata alle nostre ricerche. Il software di YaCy può anche essere utilizzato per creare un motore di ricerca personalizzato da inserire nel proprio sito, come hanno fatto sciencenet.kit.edu, yacy.geocaching-portal.com, e Fsf Europe.
Spiega il project leader di YaCy, Michael Christen: “Le ricerche on line sono la connessione vitale fra noi e l’informazione. Per una funzione così essenziale, non possiamo affidarci a un paio di compagnie e compromettere la nostra privacy”. “Nel mondo del futuro, dominato da sistemi distribuiti e peer-to-peer - ha commentato il presidente della FSF Europe Karsten Gerloff - motori di ricerca basati sul free software come YaCy sono uno dei mattoni fondamentali”.
È possibile provare YaCy all’indirizzo web http://search.yacy.net/. Siccome non funzionava, abbiamo provato a installare l’applicazione. I risultati non ci hanno per nulla soddisfatto. Un paio di esempi: alla ricerca “ Silvio Berlusconi” il motore ci ha chiesto se intendevamo “ Silvio Berlusconis”. Per “ Barack Obama” nella prima schermata non c’era il sito personale del presidente Usa. Ma si tratta di un lavoro ancora in corso.
Nessun commento:
Posta un commento