on si tratta solamente di notizie, ma di momenti in cui Twitter ha avuto un ruolo importante in quello che stava raccontando. Il social network è stato al centro di grandi fatti internazionali: il terremoto giapponese, la morte di Bin Laden, annunciata da un inconsapevole vicino di casa ancora prima che Obama potesse fare il suo annuncio, ma ha anche cambiato al vita privata di anonimi utenti, come nel caso della famiglia Morales, riunitasi dopo più di un decennio grazie a un twit. Che sia una rivolta da aiutare a crescere, come nel caso dell' Egitto, o altre rivolte, meno nobili come quelle londinesi, i cui danni vanno risistemati, Twitter c'era e lo ha raccontato. Potrebbe anche capitarvi di incrociare lo Space Shuttle mentre volate per lavoro: una foto e 140 caratteri hanno raccontato anche questo. Se poi per caso vi venisse fame prima di atterrare a Newark, con una mention al profilo della steakhouse giusta potreste vedervi recapitare una bistecca al ritiro bagagli.
E Twitter nel 2011 è cresciuto molto, anche in Italia. Forse grazie alla centralità del social network di Jack Dorsey nel raccontare i grandi fatti nel mondo e una maggiore attenzione da parte di media mainstream, pare che anche gli italiani stiano puntando molto sui twit, spostandosi anche da Facebook. Si calcola che nel 2010 ci fossero 1,3 milioni di iscritti dal nostro paese. Secondo un rapporto Audiweb/Nielsen ora sarebbero 2,4 i nostri connazionali che hanno fatto log-in su Twitter almeno una volta al mese.
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